Come improvvisare con la chitarra blues
Esperienza e fantasia al servizio della tua musica
Imparare a improvvisare un assolo è uno dei tanti sogni di chi inizia a muovere per la prima volta le dita sulla chitarra. Il nostro immaginario è pieno di grandi chitarristi che si esprimono liberi sul palco trasinati da un’ispirazione che li travolge.
Ma esiste un modo per imparare a improvvisare? Il nome stesso ci lascia capire che si tratta di un gesto spontaneo, improvviso appunto, ma ci sono dei trucchi per riuscire a muoverti lungo la tastiera più velocemente e sapere sempre dove mettere le dita. In questo articolo ho raccolto alcuni segreti del mestiere che ho appreso in tanti anni di improvvisazioni alla chitarra.
Come nasce un’improvvisazione alla chitarra
L’improvvisazione nasce da un mix di esperienza e ispirazione che vanno a formare un bacino di note da cui pescare senza troppi pensieri per la testa, influenzati dal mood del momento. Il retino che usiamo per raccogliere i suoi è la passione, l’lelemento in più che ci permette di creare il nostro assolo.
Lo studio, quindi, è la matrice di ogni improvvisazione. Non storcere il naso, non ti chiedo di metterti sui libri! La musica si studia in due modi:
- con l’esercizio;
- con l’ascolto.
Se vuoi diventare come i grandi maestri della sei corde ascoltali, guarda video, osserva i loro movimenti e prova a suonare come loro. Lo studio della teoria è importantissimo, ma prova anche a replicare i loro suoni, a capire il ragionamento istintivo che c’è dietro la scelta di suonare una nota rispetto a un’altra.
Ripetere le grandi esecuzioni ti aiuta a capire le idee dei tuoi idoli. Una volta che hai preso il possesso del loro loro stile puoi provare a variare, ad aggiungere il tuo tocco personale. Inizia con dei riff o con degli assoli più semplici e lascia che diventino parte delle tue dita.
Istinto ed esperienza: due esempi straordinari
Se dovessimo fare un discorso generico su come nascono le improvvisazioni, direi che possiamo raccoglierle in due grandi famiglie:
- l’improvvisazione libera dagli schemi e anarchica;
- l’esecuzione che nasce dall’esperienza.
In entrambi i casi la conoscenza della teoria musicale è essenziale, così come la piena padronanza dello strumento, ma le note scorrono in modo diverso.
Prendiamo due album come esempio. Da una parte mettiamo A Tribute to Jack Johnson, disco del 1970 del grande Miles Davis, dall’altra Super Session del trio composto da Mike Bloomfield, Al Kooper e Steve Stills, del 1968..
Il primo è una specie di follia improvvisativa, in due lunghe suite blues rock, che nasce come colonna sonora del documentario di Bill Clayton dedicato a Jack Johnson, il primo grande pugile afro-americano. Miles Davis e i suoi musicisti - tra cui il chitarrista John McLaughlin, il grande Herbie Hancock e Chick Corea - hanno registrato il disco completamente senza schemi. In particolare, la prima traccia del’album, Right Off, nasce in maniera casuale da un semplice riff improvvisato da McLaughlin.
Super Session invece raccoglie una serie di improvvisazioni blues psichedeliche guidate da Al Kooper e composte in compagnia di Mike Bloomfield e Steve Stills, Qui il ruolo dell’esperienza è più evidente, in particolare nella prima traccia Albert Shuffle, omaggio al grande Albert King. Un orecchio attento riesce a percepire lo studio e l’assimilazione del modello di riferimento. Si tratta di una pura e semplice replica dell’originale? Assolutamente no. La conoscenza stimola l’istinto e permette di creare qualcosa di completamente inedito.
I rischi di suonare con troppa libertà
Non ho gli elementi per dire se un metodo “improvvisativo” è migliore dell’altro, ma sulla base della mia esperienza personale ti dico che l’esecuzione anarchica rischia di prendere una piega troppo astratta e intellettuale. Miles Davis è uno dei più grandi musicisti di sempre e questo discorso non vale ovviamente per il suo A Tribute to Jack Johnson, ma l’ispirazione troppo libera dagli schemi rischia di diventare fredda e cervellotica.
Un’improvvisazione alimentata dall’esperienza, invece, risulta più facilmente calda e coinvolgente, a patto però che sia guidata soprattutto dalla passione e dall’emozione.
Per fare un modesto esempio con la mia esperienza di umile chitarrista, per me l’improvvisazione nasce dalla forte volontà di tradurre in una linea melodico-estemporanea l’esperienza mescolata allo stato d’animo del momento.
È uno dei modi di costruire un assolo che rientra nel semplice tentativo di improvvisare linee che possano essere in qualche modo “trascrivibili”.
Improvvisare partendo dalle lezioni del passato
I miei assoli sono completamente improvvisati a partire dalle basi fornite da altri musicisti. La loro musica fa da tela bianca, io porto colori e pennelli e provo a eseguire un assolo che sembri scritto per quanto risulta “cantabile”. Il momento ideale è quando melodia e lirismo scorrono sottopelle e urlano sopra la performance.
Entrano in gioco cinque elementi essenziali nell’esecuzione di un assolo improvvisato:
- l’umore del momento;
- il personale senso estetico;
- colori e pennelli che servono a trasformare l’idea in forma;
- il messaggio che vuoi comunicare attraverso…
- le linee liriche che hai in mente.
Il personale senso estetico si costruisce con l’esperienza, studiando molto e - perché no - copiando i propri maestri, almeno in una fase iniziale.
Per questo funziona spesso meglio dell’improvvisazione anarchica. Esercizio, studio e tecnica ti aiutano ad appropriarti della musica come linguaggio e a “parlare” più liberamente.
È come quando passi un po’ di tempo all’estero e ti ritrovi a parlare inglese. Lo hai studiato a scuola, hai visto decine di film in lingua originale e ascoltato centinaia e centinaia di grandi cantanti anglofoni, ma all’inizio hai una specie di blocco perché ti manca l’abitudine a esprimerti in un’altra lingua. Bastano un paio di giorni, o in alcuni casi poche ore, per liberarti e iniziare ad attingere dal pozzo delle tue conoscenze senza neanche rendertene conto.
Con l’improvvisazione musicale funziona allo stesso modo: lo studio ti fornisce la base per suonare senza pensieri, la pratica la libertà di esprimerti.
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L’improvvisazione musicale è uno dei temi che sto approfondendo nei video di Bluesland, il viaggio nelle terre del Blues che ho ho iniziato da circa un mese sul mio canale Patreon.
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